Leo e Laura

Ciao, siamo Leonardo e Laura...e la family è fatta da noi + i nostri figli: Pietro, Marco Samuele, Giacomo, Miriam, Sofia, Rebecca, Gemma...e dal cielo Giovanni, Agostino ed Isacco.

La Pace.

martedì 31 agosto 2021

Afghanistan

 I Talebani si sono ripresi l'Afghanistan. O meglio, gli Stati Uniti hanno deciso che in Afghanistan non volevano più starci e l'hanno lasciato ai talebani.

I talebani hanno riportato l'Afghanistan indietro di venti anni...a quando c'erano i talebani!

Il mondo occidentale, sulla strada del perdere ogni contatto con la realtà, ha inizialmente pensato che fosse possibile in qualche modo portare via dall'Afghanistan ogni donna (per salvaguardare il diritto e la dignità delle donne), quindi tutti i bambini (che non puoi separare dalle madri), ogni lgbtqi+ (per non essere omofobi), ogni collaboratore con l'occidente, ogni dissidente, ogni uomo o donna che in qualche modo abbia creduto alla bellezza della società occidentale...

Insomma, in europa ci siamo raccontati la storia che con un ponte aereo avremmo potuto portare via di là qualche milione di persone. Ci abbiamo creduto per davvero fino al primo attentato suicida che ha ucciso 200 persone, tra cui 13 marines, e in due giorni il ponte aereo è stato chiuso.

Non ci è passato per la testa che l'unico modo per portare la nostra civiltà in un posto è starci, cambiare la cultura a partire dalle nuove generazioni e sperare che i nativi apprezzino e accettino la nostra civiltà.

Non solo...abbiamo sorvolato sul fatto che la nostra civiltà nasce dall'aver accolto l'annuncio cristiano. Abbiamo pensato di incastrare l'islam sulla cultura occidentale. E, nel caso, esportare qualche milione di persone se il tutto fosse andato male...questo per salvare i diritti di donne, omosessuali e dissidenti, ovviamente, non per salvare una nazione, o la stabilità e la sicurezza di un area geografica del mondo, o per garantire sviluppo e salute a milioni di persone.

Dio si è incarnato, fuggendo la realtà fuggiamo da Lui.

domenica 22 agosto 2021

Una chiesa povera

 Riflettendo con un amico sulla necessità di avere una chiesa povera, e povera di denari: Io penso che con una chiesa povera di beni, i primi a rimetterci sono i poveri (di beni). Ai ricchi (di beni) fa piacere pensare ad una chiesa disincarnata che vive di spirito...ai poveri (di beni) fa piacere pensare ad un parroco o ad un gruppo Caritas che possa allungare quei 50€ o il pacco alimentare per arrivare a fine settimana.

Inoltre: i ricchi (di beni) non hanno bisogno di posti meravigliosi in cui percepire la bellezza di Dio (che Dio è amore e bellezza)...i poveri si, già vivono in posti pietosi, togliere loro anche la meraviglia di una chiesa gotica o di una corona misterica che li Proietti nel paradiso è togliere l’unica pecora al pastore della storia che il profeta Samuele racconta a Davide.