I rischi del ddl Zan, così come di ogni iniziativa relativista, sono quelli di incentivare la formazione di una cultura ed un modo di pensare la realtà ideologico, cioè scollegato dai fatti, dalla logica, dal principio di causa/effetto, dalla ripetibilità, dalla verità storica.
Se la realtà può essere ridefinita ideologicamente, indipendentemente da tutto quanto sopra citato, cancelliamo scienza, diritto e fede rivelata. Se il metro di qualsiasi cosa è l’idea soggettiva (che poi diventa l’idea del soggetto che riesce ad imporsi, quindi del più forte), della verità non resta niente, e della fede cristiana resta una religione personalista, a misura di ciò che torna meglio a ciascuno. Ovviamente in questo scenario anche la libertà si perde, perché non esiste più un insieme di valori oggettivi della persona.
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